martedì 31 dicembre 2013

2014

..poche ore e il 2013 farà spazio ad un nuovo anno….
Non voglio far bilanci..non voglio far propositi..è stato un anno difficile, strano, in cui gli ultimi colpi di coda di anni di sofferenza hanno fatto capolino nella mia vita..ora ho solo voglia di vivere..di ridere..di gioire..di godermi tutto ciò che capita..di conquistare quello che mi rende felice..
E auguro questo a tutti voi..e basta..davvero..non permettete più ai mostri, al dolore, ai sensi di colpa, al sentirsi indegni, a giudici stupidi, alle persone false ed egoiste di farvi star male..VIVETE..siete persone meravigliose…alla fine tutto passa..ma prima succede più cose splendide potrete assaporare..e non domani, dopodomani..ora..fate qualcosa prima che finisca il 2013 da ricordare..qualcosa solo per voi..
Ci vediamo nel 2014..

lunedì 16 dicembre 2013

Ieri mi hanno chiesto.."..il tuo bilancio del 2013?"

In questo anno di speranze e rimpianti, emozioni e cadute, persone arrivate e persone andate via, rapporti rinsaldati e rapporti allentati, parole e silenzi, coraggio e paura, sorrisi e pianti, voglia di scappare e restare qui per sempre,sogni realizzati e sogni chiusi in un cassetto, convinzione di quello che sei e momenti di fragilità, abbracci e porte in faccia, promesse e delusioni…comprendi che  il 2013 che sta per finire ti ha portato una serie di consapevolezze che saranno i tuoi punti di forza per il 2014..il cosiddetto bagaglio di esperienze che mentre le vivi ti danno gioia o dolore, ma come tutto..poi  fluisce ..e ti resta una forza maggiore per quello che sei e puoi realizzare..
Ho mille sogni, mille progetti, voglia di stare bene, di essere serena, di godermi ogni istante..perchè tutto passa..ma ahimè non ritorna..quindi basta rimpianti, basta paure, basta ripensare a ciò che stato e non sarà, basta cercare perché a domande che non hanno risposte, basta rivolgere la rabbia o il dolore verso me stessa o le persone che mi vogliono bene, basta sensi di colpa, basta “avrei potuto, avrei voluto..”..se voglio e posso, lo faccio..punto..basta pensare a quello che potrebbero pensare gli altri di me o delle mie azioni..non posso piacere o compiacere tutti, ma voglio approvazione da me stessa..basta pensare di non valere o di  non essere abbastanza..ma per chi o cosa?????..basta soffrire per chi si allontana o ti ferisce..chi conta davvero, ti resta sempre accanto..basta crearsi una bella “facciata”..la vita reale è fatta anche di “crepe” che ti rendono unica e speciale…insomma basta “PERDERE TEMPO PREZIOSO” per ciò che non conta, che è stato, che ti ha provocato dolore e per chi ti ha ferito o preso in giro…il TEMPO è L’UNICA COSA CHE ABBIAMO DAVVERO..quindi viviamo davvero ogni secondo per qualcuno e qualcosa che ci rende felici davvero…cha sia il mio regalo e il vostro regalo per Natale..e l’unica certezza del 2014..
AUGURI

giovedì 12 dicembre 2013

Infanzia..

E cominci a fare "pace" con la tua infanzia..
..ed un sorriso di pura tenerezza compare sul tuo viso...

martedì 10 dicembre 2013

FAI DELLA TUA PAURA..UNA SCALA...

"Di tutto restano tre cose:
la certezza che stiamo sempre iniziando,
la certezza che abbiamo bisogno di continuare,
la certezza che saremo interrotti prima di finire.
Pertanto, dobbiamo fare:
dell’interruzione,un nuovo cammino,
della caduta,un passo di danza,
della paura,una scala,
del sogno,un ponte,
del bisogno,un incontro..."
Fernando Pessoa

lunedì 9 dicembre 2013

"Ma Anna..cosa hai fatto di così grave per darti sempre addosso?”.

"Credi in te stessa e nelle tue capacità. Ascolta la tua voce interiore, non il rumore esterno. Non paragonarti agli altri, piuttosto chiediti che progressi hai fatto rispetto alla versione precedente di te stessa..."
Oggi pensavo..”ma Anna..cosa hai fatto di così grave per darti sempre addosso?”..allora ho preso carta e penna ed ho cominciato a scrivere..pensavo..scrivevo..pensavo..scrivevo..alla fine ho letto tutto..e..basta..alla fine nella mia testa la realtà è sempre un po’ distorta..soprattutto dopo anni vissuti a guardarmi con occhiali neri perché mi sentivo inadeguata e sporca..invece..se tolgo quel motivo, visto che sono stata vittima e non artefice..cosa resta..una persona che ha vissuto..con difficoltà..e i più grandi errori li ho fatti quando continuavo a guardarmi in questo modo..perchè il “non sfruttare” le opportunità..il “scappare”…l’ “accettare situazioni” che non mi facevano stare bene..era un modo per continuare a dar voce a quella parte di me che si sentiva in colpa per cose che non aveva fatto ma subito..quindi…
E’ arrivato il momento di cancellare il “darsi addosso”..ho vissuto..ho sbagliato..mi sono rialzata..ho cercato di vivere al meglio di quello che in quel momento riuscivo a fare..poteva andare meglio..ma anche peggio..potevo essere arrivata ad un certo punto o forse no..non lo so..ora posso solo concentrarmi su dove posso arrivare..senza sentirmi sempre un gradino indietro..se ho mandato all’aria progetti già definiti da un punto di vista lavorativo e personale è solo perché dalla mia vita alla fine ho sempre cercato di avere il meglio..forse troppo per compensare..ma ora mi accontento di raggiungere il meglio per me..per quella che sono ora..perchè oggi io ho la certezza di sapere, grazie alla vita che ho vissuto, ai dolori e alle esperienza fatte, cosa mi rende davvero felice..

lunedì 2 dicembre 2013

Cambiamento..



“Il cambiamento è costante. Come viviamo il cambiamento, questo dipende da noi.
Possiamo sentirlo come una morte o possiamo sentirlo come una seconda occasione di vita.
Se apriamo le dita, se allentiamo la presa e lasciamo che ci trasporti, possiamo sentirlo come adrenalina pura, come se in ogni momento potessimo avere un'altra occasione di vita, come se in ogni momento potessimo nascere ancora una volta…”


lunedì 25 novembre 2013

Da una mamma ad una figlia..vittima di violenza...


Ciao bimba bella. Ciao. Ciao ciao ciao. Non li puoi aprire gli occhi, eh…? Non importa… No, guarda che non mi offendo… È come quando ti leggevo uno dei miei articoli e tu sbadigliavi. Lì per lì sembrava che ero offesa… Ma non era mica vero, sai?. Tu sbadigliavi: che incubo la mamma femminista, sempre lì a farti due palle sul maschio com’è e come non è, e la donna invece qua e là su e giù… sbadigliavi, tu, e io smettevo di leggere… me ne andavo in cucina, “tanto ci sono abituata che le mie figlie mi scavalcano a destra”. Mi venivi dietro in cucina perché lo sapevi che mi sarei messa a tagliuzzare carote. Ti ricordi le mie insalate? Le chiamavi Sana Reazione Materna Vegetale all’insulto delle Giovani Carnivore Disimpegnate. Mi arrivavi alle spalle, in cucina, dopo un po’, con il mio articolo bello stampato (che la stampante con te e con tua sorella funzionava sempre e con me mai). Lo leggevi tu, con sentimento… lo declamavi… E a me sembrava quasi troppo bello. Ti ricordi? Niente. Non ti ricordi. Non mi senti. Non senti. Questa è ufficialmente la più disperata delle nostre famose chiacchiere fra donne. Tanto che, di mio, guarda, per una volta, starei pure zitta. Zitta e piangi, madre di merda. Perché è questo che mi sento con te stesa in quel letto. Con quei cazzo di tubi nel naso e il sacchetto del sangue e il monitor che non riesco a staccare gli occhi di lì anche se i segni non li capisco. Me l’ha detto il meno scemo dei medici: parli signora, parli… stia seduta vicino a sua figlia e parli. Le faccia sentire il suono della sua voce. Ciao bimba bella. Ciao ciao ciao. Ecco qua il suono della mia voce. Com’è? Come mi è venuto… Quello di sempre? Quello di quando ti leggevo i miei articoli o quello di quando parlavamo di lui? Con che tono ti sto parlando? Il Didattico Polemico della mamma femminista? O quello scocciato e severo di quando ti dicevo Mollalo? Nè uno nè l’altro, direi… bimba bella. Questo è il tono disperato della madre che non è servita a niente. Mai sentito, vero, Bimbabella? Beh, c’è sempre una prima volta. La prima volta che ho provato a parlarti di lui, hai detto “A te Stefano non è mai piaciuto”. Infatti purtroppo no. Stefano è uno stronzo… per dirla in poesia… E non mi sono mai bevuta le tue balle, bimbabella. So distinguere un pugno da un colpo di freddo. So distinguere i lividi a grappolo di una scarica di colpi dal singolo livido giallo di una ragazzina distratta che ha sbattuto contro un tavolino. So che due incisivi non ti cadono mordendo il guscio di una noce, non a 29 anni. Perché ho fatto finta di crederci? Lo vuoi proprio sapere? Per non perdere il contatto. Perché avevo paura di perderti… siamo così noi… Le allegre streghe degli anni settanta… lo sappiamo che da 40 anni cercano di liquidarci con una scarica ininterrotta di caricature. E voi magari ci credete… Voi, le nostre figlie… tu, le altre… E allora ci difendiamo… vi facciamo la corte… fingiamo di credere alle vostre palle… Perché sì, certo, noi siamo Quelle che si erano ficcate in testa di insegnare alle donne a sentirsi forti come i maschi. Forti libere importanti. Ma non siamo soltanto quello. Noi siamo quelle che hanno incominciato ad alzare la testa, a cambiare il dentro, il dentro sì… Dentro casa dentro il letto dentro il cuore… Ti sto annoiando, spero! Ti sto annoiando?… Dimmi di sì… Sbadiglia bimba bella, sbadiglia, ridi… mandami al diavolo… bimba… non rimanere lì… non così ferma, ti prego… Ho… ho di nuovo sbagliato tono… mi hanno detto di parlare allegra e invece… Invece io sono un disastro… io sono proprio un disastro… e mi son messa d’impegno per diventare un disastro… è che… volevo una vita da persona… giocare da sola piuttosto che giocare comunque, anche se non sei d’accordo sulle regole… ho pagato. Io. Io ho pagato ma non volevo che pagassi anche tu. Nella mia testa tu dovevi giocare un gioco nuovo. Un gioco che… anche le ragazze possono distribuire le carte, vincere una mano, o magari far saltare il banco… Non è andata così. Quando mi hai presentato Stefano me ne sono accorta subito che le cose non stavano andando come avevo sperato. È un uomo vecchio, Stefano. Non importa che ha 30 anni… Ti guardava con occhi da  padrone. Non mi piaceva come ti guardava. Ti spostava una ciocca di capelli dalla fronte e io mi sentivo come se te l’avesse strappata. Gli piaceva umiliarti, ti ricordi, quando ancora si cenava certe volte tutti insieme e c’erano anche amici miei, quegli stessi amici che ti hanno vista crescere e hanno sempre apprezzato la tua intelligenza… tu parlavi come hai sempre fatto e poi, all’improvviso, ti giravi verso di di lui con uno sguardo timido, come cercassi la sua approvazione… quello sguardo non era il tuo e lui… ah per lui era come un segnale, iniziava a sfotterti con cattiveria, ti ridicolizzava… I miei amici si imbarazzavano. Poi un giorno Roberta, te la ricordi Roberta, adesso non c’è più, è una che non ce l’ha fatta a invecchiare, all’epoca era ancora la più tosta di noi, la più aggressiva, beh una volta Roberta ha provato a rispondergli e lui ti ha fatta alzare da tavola e ti ha detto andiamo via. Ha detto andiamo via e tu l’hai seguito, bimbabella. No, no no no… non ti sto accusando. Non ti accuso di niente.
Non siete più tornati a cena da noi. Ci vedevamo io e te da sole. E… ci vedevamo sempre meno. Certe volte ti invitavo a pranzo, sapendo che lui a pranzo non tornava a casa. Dicevi di sì. All’ultimo secondo mi chiamavi per dirmi che non potevi. Un impegno improvviso. Scusa tanto, mamy. Scusa tanto. Figurati se non ti scuso. Hai un sacco da studiare. Stai preparando la tesi di dottorato. E naturalmente io sono orgogliosa di te. Sono tronfia come un tacchino, trasudo ammirazione e rispetto e gioia… Com’era il titolo? “Disuguaglianze digitali. Le nuove forme di esclusione nella società dell’informazione”. Dio, quanto è brava mia figlia. Brava e bella e capace. Una che sa raccontare il suo tempo, analizzare, cose che io non capirò mai… Oh Dio, adoravo sentirmi inferiore, superata, mi piaceva, da morire, l’idea di passare il testimone, di vederti andare avanti, di vedervi, tutte, aggiungere al puzzle incompleto della mia idea di mondo tutte le tessere del nuovo anche a costo di veder spazzate via come vecchie e decadute le mie più intime convinzioni… Tu lo sai che detesto l’idea di invecchiare, ma la tua giovinezza trionfante, il trionfo delle vostre giovinezze, è l’unica vera consolazione, l’unica libidine del nostro inquieto tramontare… Sì, si lo sai. E io lo so che lo sai. Lo sapevi anche ieri vero? Ieri quando mi hai telefonato con la voce dei tuoi giorni migliori e mi hai detto che il tuo professore farà pubblicare la tua tesi e ti ha chiesto di lavorare con lui e ti ha detto che avrai un posto all’università… ricercatrice e poi… tutto il resto… quattro soldi ma non importa… e io ho detto tesoro mio, che bellezza e ti ho detto voglio fare festa, voglio fare festa, perché in questo Paese di merda, senza spinte e senza mercatino delle carni fresche tu, mia figlia, hai ottenuto quello che meritavi… Ieri… mi sembra passato un mese, un anno, una vita, da ieri a oggi… 26 ore… Ho cucinato per te tutto il pomeriggio, tutti i tuoi piatti preferiti da quando avevi due anni in avanti… dalla cervella fritta alla pasta con le sarde senza dimenticare la mousse di cioccolato e le patatine al vapore… ho invitato tua sorella e tuo padre… così, il fatto di non invitare lui, anche se non ce lo siamo detto, sembrava più naturale… una festa in famiglia… noi quattro… anche se io non ci sono riuscita a tenere insieme la nostra famiglia… però tuo padre su di me, non ha mai alzato neanche la voce… Sono arrivati puntuali tutti e due… Irene… tuo padre… Tua sorella e tuo padre. Ti avevano comperato un regalo tutti e due… ti abbiamo aspettata parlando delle tue glorie scolastiche… alle nove e mezza io sono diventata nervosa. Ne avevo già presi di bidoni dell’ultimo minuto da te… Irene mi ha detto: tranquilla, verrà. Era contenta di venire. Ci ho parlato io.
Io lo so che tu e Irene vi parlate. Lei… lei è una tosta. La piccola di casa. Gli uomini li usa e li scarta. Ogni tanto ho l’impressione che non sia felice. Ma chi di noi lo è? È di questo mondo la felicità? …Non mi rispondi. Sei così bianca. Immobile. Se tu vivi, se tu… apri gli occhi, non chiederò più niente. Ecco faccio questo patto… Anche davanti a Dio se è necessario… anche se non ci credo… anche se… Oh, Irene… ciao. Niente, mi hanno detto di parlarle. Me l’ha detto il dottor comesichiama… Non le sto dicendo le cose giuste? E che cosa dovrei dirle? Non ho mai avuto un buon rapporto con le favole. E poi conta il suono della voce ….non il senso, il suono… Però questo no, questo non diciamoglielo. Oppure sì, diciamoglielo, ma con una voce dolce. Come se non fosse terribile.
O meno terribile di com’è. Terribile, ma poco. Rimediabile. Aspetta… faccio io… glielo dico io… Io so come devo fare…
…Ehi, bimbabella, il tuo Stefano… l’hanno arrestato. Se gli vuoi ancora bene, cerca di svegliarti, se tu ti svegli gli riducono la pena… Se tu continui a sostenere che è stato un colpo di vento, la gamba di un tavolo, la buccia di banana su una scala, se tu continui a mentire …se l’ematoma si assorbe, se le costole si aggiustano, se apri gli occhi, se impari a tacere, se chiudi gli occhi, se impari a non guardarlo, se ti riprendi e ti riperdi subito dopo, se ti consegni alle sue fantasie di dominio, se gli è bastato ucciderti una volta per sentirti vulnerabile, come una bambina di vetro fra le sue mani …se gli è bastato fare scempio della tua bellezza per sentirsi padrone… se l’enormità del mio dolore ha placato la sua paura… forse …puoi goderti un supplemento d’inferno, bimbabella, bimbamia… Io ti prometto solennemente di sparire. Gli sputerò sulla faccia una volta sola. L’avrei fatto questa notte, quando siamo arrivati a casa tua e abbiamo buttato giù la porta perché nessuno aveva le chiavi e nessuno aveva le chiavi perché lui non voleva che qualcuno avesse le chiavi del vostro nido… Gli avrei sputato in faccia. L’avrei preso a calci. L’avrei massacrato di schiaffi… ma lui non c’era. Lui, ti ha lasciata per terra, sola, sdraiata nel tuo sangue e …oddio, non sto più parlando con la voce soave… sto …facendo un comizio?… scusa, Irene, mi sono fatta trasportare. Avevo promesso. Lo so. Ma devi capire che, per una come me, è difficile frequentare con profitto la tradizione del dolore passivo. Noi… io… no, non io, noi… è ora che ricominciamo a dire noi… e peggio per chi è rimasta imbrigliata nella sua solitudine singolare… Non è il momento di fare comizi? Va bene, non ne faccio. O li faccio con un tono soave… E mi sono stufata di censurare la rabbia, l’odio se è necessario… c’è mia figlia in quel letto, potrebbe esserci la figlia di chiunque… la mia rabbia non sarebbe minore… non…
Oddio, davvero? sei sicura? …no, è un riflesso della luce… non ha aperto un occhio, Irene… oh sì, sì l’ha aperto… ha aperto anche l’altro… le labbra, bimbabella… aspetta, mi avvicino… che cosa… che cosa dici… Sì, sì, bimbabella, lo confesso… è vero… a me Stefano, non mi è mai piaciuto… Mai… Irene va a chiamare qualcuno… Devo continuare a parlare? D’accordo, continuo… A me non è mai piaciuto, Stefano… Mai nemmeno quando stava zitto. Mai. Nemmeno quando diceva di amarti… mai, neanche per un minuto. E… cosa? Cosa stai dicendo? Non capisco… dici che avevo ragione …Sì, avevo ragione. E… no, non piango Irene, è il sollievo… tipo quando una folata di scirocco scioglie il ghiaccio in cima alla montagna… no, io non sto in cima alla montagna… sto in trincea… da tanti di quegli anni… sto da decine e decine di anni in mezzo ai pidocchi… in trincea… occupata ad avere pressoché ininterrottamente ragione. E …niente… vorrei che qualcosa cambiasse. Non avere più… ragione da sola. È troppo faticoso. Non essere più, forti in poche… Si rischia troppo. E poi non serve a niente… Vorrei …Essere forti in tante. Tutte. Forse…
 Lidia Ravera

giovedì 14 novembre 2013

Scelte...

Nella vita si fanno delle scelte. E alla fine o si pagano o si amano...

Ma scegliere significa ESSERCI...
Ed io voglio esserci..senza più timori, sensi di colpa, inadeguatezza o voglia di giustificare e giustificarmi sempre..senza confronti...senza scappare..senza ansia per il futuro..senza la paura di compiere errori..
Ho perso me stessa tanto tempo fa..ho cercato affannosamente di ritrovarmi..ma ahimè ho compiuto un grande errore: volevo costruire qualcuno che fosse "perfetto"..perchè volevo essere amata, protetta..perchè pensavo che così nessuno mi avrebbe più fatto del male..
Ma quella "Annalisa"..non rispondeva al mio vero io..ed era faticoso starle dietro..e apparire come pensavo dovessi essere..
Ma ora basta...
Non ho ancora tutte le risposte..a volte non so ancora quale gusto di gelato preferisco..o quale sia davvero il mio colore preferito..o se amo un genere musicale o un altro..perchè mi sono sempre adeguata..e non conosco ancora tutte le sfaccettature del mio carattere..e la vera natura della mia indole..
E basta riuscire a far silenzio nel proprio cuore che all'improvviso le risposte alle mille domande arrivano..
E la prima risposta è: con fatica, sii te stessa e continua a seguire la strada del cuore..sembra la più facile..in realtà è quella più tortuosa ma che ti porta ad esplorare emozioni inaspettate..


venerdì 8 novembre 2013

Il dolore e la gioia...

"Certe volte mi capita di chiedermi come sarebbe andata se quel dolore non avesse sfondato la porta del mio cuore, se la vita non mi si fosse lanciata contro da un momento all'altro, prendendomi a schiaffi e svegliandomi da uno stato di torpore misto a inconsapevolezza, che nonostante tutto mi proteggeva. Spesso mi ritrovo a procedere a ritroso nella mia memoria, alla ricerca di tracce ineffabili e vaghe, che ricorstruiscano il senso di tutto. Ecco, un senso. Non so nemmeno io quanto tempo della mia esistenza ho speso per cercarlo. Quando si è colpiti da così grandi sofferenze si ha il bisogno di dare una spiegazione, di attribuire un significato a tutto, a ciò che è accaduto e alle nostre conseguenti reazioni. Ho tentato di riordinare i più angoscianti tasselli della mia vita, semplicemente perchè volevo essere sicura di non dover rincontrarli mai più sul mio cammino. Ma non avevo capito che ciò che desideravo era una pura utopia: non si può difendersi dal dolore, in nessun modo. Lui ci colpirà più e più volte..." 

Non  ci si protegge dal dolore, rifugiandosi in una non vita..o mettendo barriere verso il mondo..o non fidandosi più di nessuno...o evitando di provare emozioni..o indirizzando l'attenzione verso tutto tranne verso quello che potrebbe renderti felice per la paura che possa non essere raggiunto o possa sparire..
La vita è dolore e gioia..non esiste uno senza l'altro..il rischio è proprio quello di allontanare uno, il dolore, perchè abbiamo già sofferto troppo, ma così facendo anche l'altro, la gioia, non potrà essere presente nei nostri giorni...

Non so se i tasselli della mia vita potranno mai essere incastrati perfettamente..a volte quando due si uniscono, poi gli altri non trovano il loro senso..ma..forse..un senso non deve esserci per forza...basta che per ogni incastro ci sia un sorriso..conta solo questo...

martedì 5 novembre 2013

BASTA VIOLENZA SULLE DONNE!



"Le donne sono come fiori:
se cerchi di aprirli con la forza,
i petali ti restano in mano e il fiore muore.
Perche’ solamente con il calore
si schiudono..."

Sottobraccio con i miei piccoli demoni :-)

"A volte combatto i miei demoni interiori. 
A volte ci abbracciamo e mangiamo cioccolato insieme!"

E' così..mi sono resa conto che mi sono analizzata e stra-analizzata...ed è ora di agire..
So tutto di me..conoscono ogni pensiero, ogni reazione, ogni paura...ma dopo una profonda e intensa autoanalisi, per poter andare avanti  nella vita, è necessario solo accettare le cose che non possono essere cambiate ma soprattutto agire su tutto ciò che invece è modificabile..e che mi porta a riprendere in mano la mia vita..un passo dopo l'altro..ma agire..fare esperienze.. provare.. cadere..rialzarsi..ma fare fare fare...

mercoledì 30 ottobre 2013

Le crisi....

No..le crisi non sono inutili..anche se quando le attraversi ti sembra di non poterne uscire più..di non riuscire a respirare..di non capirne il motivo...
Ma se riusciamo davvero a viverle come come momenti in cui stiamo a dicendo a noi stesse: "no, c'è qualcosa che non va..cerca di capirlo, cambialo e riprendi il cammino"...allora davvero le crisi non sono altro che un modo per migliorare se stessi...

domenica 13 ottobre 2013

PUEDES CONVERTIRTE EN TODO LO QUE QUIERAS SER


PUEDES CONVERTIRTE EN TODO LO QUE QUIERAS SER
(traduzione: PUOI DIVENTARE TUTTO CIO’ CHE DESIDERI)

Hay en tu interior todo el potencial para convertirte en todo lo que deseas ser,
(dentro di te hai tutto il potenziale per diventare tutto quello che desideri essere)

toda la energía para hacer todo lo que deseas hacer.
(tutta l’energia per fare quello che desideri fare)

Imagina como te gustaría ser, haciendo lo que quieres hacer, y cada nuevo dia da un nuevo paso hacia la concreción de tu sueño.
(Immagina come ti piacerebbe essere, mentre fai quello che desideri, e ogni nuovo giorno fai un passo verso la concretizzazione del tuo sogno).

Y aunque en ocaciones pueda parecer demasiado dificil seguir adelante, aférrate a ese sueño.
(e sebbene a volte possa sembrare troppo difficile andaré avanti, aggrappati a quel sogno).

Algún dia te despertarás y descubrirás que eres la persona que soñaste,
(un giorno ti sveglierai e scoprirai che sei la persona che sognavi,)

que estas haciendo lo que querias hacer,
(che stai facendo quello che volevi fare,)

simplemente porque tuviste el coraje de creer en tu potencial y
(semplicemente per aver avuto il CORAGGIO di credere nel tuo potenziale e)

de aferrarte a tu sueño.
(di AGGRAPPARTI AL TUO SOGNO.)

- DONNA LEVINE-

venerdì 11 ottobre 2013

Libertà..amore..serenità..

In questi giorni in cui il mio cervello ha fatto tilt per mille situazioni, le persone che ho accanto mi hanno consigliato di pensare alle cose per me più importanti..e puntare su di esse..
LIBERTA’ - AMORE - SERENITA’
Libertà dalle convenzioni e tappe “obbligatorie”, dal giudizio degli altri, dal pensiero della società, dal preoccuparmi sempre di non ferire gli altri…
Amore verso me stessa, seguendo ciò che voglio, sento, ciò che mi fa emozionare davvero...amore verso chi ho accanto davvero e mi dimostra che c’è..anche con un semplice sorriso..
Serenità nella vita, nell’accettare ciò che non posso cambiare (il passato)..nel prodigarmi per migliorare (il presente)..nell’ottenere quello che desidero (il futuro)..
Il resto..passa..

mercoledì 9 ottobre 2013

Amo..

" Amo l'imperfezione, amo chi ha sbagliato e si è riscattato, amo chi è caduto e si è a fatica rialzato, lasciando a terra pezzi di se stesso, amo chi si è perso e si è ritrovato, amo chi si è cercato nei salotti e si è ritrovato sui marciapiedi... perché la perfezione è troppo per questo mondo.."

PREMIO RISTRAVOLTO!!!!RIspondo solo a domande!


E DIRETTAMENTE DAL BLOG DI DONY..

Premio stravolto

1- Quale è il tuo piatto preferito (puo' essere anche un alimento singolo)?
Pizza margherita

2- Quale è il piatto (o l'alimento singolo) che ti tenta di piu' quando sei a dieta?
Pizza margherita

3- Quale è il piatto o l'alimento singolo che mangeresti tutti i giorni e non ti stancherebbe mai?
Yogurt con l’aggiunta di noci fresche..tante noci fresche.

4- A quali orari fai i tuoi pasti?
Durante la settimana lavorativa : colazione ore 7, pranzo tra le 13 e le 14, cena tra le 20 e le 21.Non ho orari fissi per lo spuntino che varia a seconda del senso di fame.

5- Quale piatto o alimento singolo non riesci proprio a mangiare perche' non ti piace?
Tutte le interiora animali.

6- Quale piatto o alimento singolo ti tenta di piu' durante il ciclo mestruale?
Dolci dolci dolci..di qualunque tipo..basta che sia dolce!!!!..soprattutto cioccolato o pasticcini con crema.

7- Preferisci i carboidrati a pranzo o a cena?
Pranzo perché necessito di essi per arrivare fino a cena J e li digerisco  meglio (bè..diciamo che questa concetto è legato alla mente che controlla lo stomaco!)

8- Conti le calorie di cio' che mangi, o mangi liberamente?
Cerco di mangiare liberamente, anche se una parte del mio cervello quando vede i cibi più calorici li associa al cartello “attenzione”..ma alla fine non le conto più...

9- Se hai risposto che conti le calorie, quante ne assumi mediamente al giorno?
Non ne ho idea!!!!

10- Quanta acqua riesci a bere durante il giorno?
Dovrei bere di più..sono sempre disidratata!!!!

11- Se fosse l'ultimo minuto della tua vita, quale piatto o alimento singolo sceglieresti di consumare?
Meringata!
 

martedì 1 ottobre 2013

Sii..

Sii il vero te stesso..con tutti i tuoi difetti e i tuoi pregi..con i tuoi pensieri e i tuoi sogni..con la tua voglia di amare e di fare..con il tuo essere a volte fuori dagli schemi ma vera..non lasciare che le parole negative invadano il tuo cuore e la tua mente..nessuno e niente ti può rovinare la vita, se non sei tu a permetterglielo..
Sii forte e coraggiosa..accetta tutti i giorni: i più belli ti danno felicità, quelli brutti ti danno esperienza, quelli peggiori le lezioni migliori...
Insomma...
Sii libera..e amati..sempre, comunque e nonostante tutto..

mercoledì 25 settembre 2013

Verità..

Per vivere di menzogne occorre avere una grande memoria, per vivere di verità occorre avere delle grandi palle..

venerdì 13 settembre 2013

A proposito del post di Dony....

"..ogni tanto qualche compromesso con la malattia si puo' anche farlo, riprendendosi la propria vita nonostante tutto..."

In realtà credo che tu Dony abbia scritto un post bellissimo e pieno di speranza..e chi pensa il contrario, non credo sappia davvero cosa voglia dire vivere anni dentro il DCA.
Io tanti anni fa ho bloccato del tutto la mia vita..volevo guarire e poi riprendermi in mano tutto..però alla fine, non ha senso..la vita è anche andare avanti con qualche problema, paranoia o altro...altrimenti ti concentri solo su un aspetto di esso..in verità è solo andando avanti con tutto che puoi sconfiggere quei demoni che sono dentro di te..
Mi sa che chi ha scritto quelle parole su te e i DCA, non sappia davvero quanto essi influenzino ogni aspetto della vita di chi soffre..di come tendi a distruggere tutto..a non voler costruire nulla..a non uscire..a non avere una relazione..a non stare con gli altri, immagina mangiarci insieme..e fare step o correre dopo aver mangiato qualunque cosa..a pesarti un giorno si e l'altro pure..insomma a non vivere..e se dopo anni di sofferenza si cercano dei compromessi con se stessi per andare avanti, non credo sia sbagliato..e son convinta che tu sappia tutto quello che devi fare per poter stare via via meglio..ma lo stai facendo poco per volta per poter far in modo che ogni gradino sia definitivo e che non passi la vita a salire e scendere dallo stesso..inutile arrivare in un attimo in cima alle scale per poi riscendere e risalire..e riscendere..un gradino alla volta..una conquista alla volta..e come disse Mahatma Gandhi.."Un passo alla volta mi basta..."


venerdì 6 settembre 2013

Io...

.."non sopporto le regole, sono caotica, confusionaria, caratterialmente instabile ed emotivamente fragile, spesso immersa nei miei pensieri, vivo di dettagli e mi nutro di emozioni. Leale, schietta, a volte acida e un po' scontrosa ma quando amo, amo forte e davvero con tutta me stessa. Probabilmente il mio più grande difetto..."

"Dead for wanting to please everybody.."

"Dead for wanting to please everybody.."
Il senso di colpa porta a questo..oltre alla difficoltà di prendere decisioni..al sentirsi sempre inadeguate..all'eccessivo bisogno di sentirsi amati e considerati..
Il senso di colpa nasce da uno stato di ansia e paura eccessive di avere l'approvazione degli altri..perchè ci sentiamo sempre e comunque fuori luogo..e basta che gli altri ci guardano o parlano in un certo modo che.. taaaacccc..."vedi che pensa di me che sono inadeguata, stupida,vestita male..etc..etc.."
Anche se ci vuole fatica soprattutto per chi si è considerato per tutta la vita un gradino sotto al mondo, diamo importanza all'unico protagonista di questa vita..NOI..e se non rispondiamo a tutti i canoni degli altri????E' perchè siamo liberi..

mercoledì 4 settembre 2013

STOP!

STOP!!!!!!!!!!!!!
Ai fantasmi
Alle paranoie
Ai sensi di colpa
Al non sentirsi mai all'altezza degli altri
Ai ripensamenti
Al "Non è giusto", "Penseranno...","Si aspettano..."
Al "Dovevo farlo prima..."
Alle paure..di provarci..di buttarsi..di vivere..di amare..di sentire..di fidarsi...
STOP..non serve a nulla tutto ciò..se non ad assistere al tempo che scorre, mentre noi siamo ancora fermi..è ora di buttarsi..la vertigine.."è solo voglia di volare.."..allora via..e no, non cadiamo perchè il primo paracadute che abbiamo siamo noi stessi..e poi chi ci vuole bene..ma bene davvero..


lunedì 2 settembre 2013

lunedì 24 giugno 2013



"Forse sono i nostri errori a determinare il nostro destino. Senza quelli che senso avrebbe la nostra vita…Probabilmente se non cambiassimo mai strada non potremmo innamorarci, avere un figlio, essere cio’ che siamo….del resto le stagioni cambiano, e così pure le città.
La gente entra nella tua vita e poi ne esce, ma è confortante sapere che coloro che ami rimangono per sempre impressi nel tuo cuore..."

Si parte..siate felici..abbiamo solo questa di vita..
Annalisa

Ho bisogno di cose vere...

"Ho bisogno di cose vere..perché sia gioia nuovamente, il viaggio sia eccitante...la vita inizia sempre da un sì. E' così..."
L’importante nella vita non è essere forti, ma sentirsi forti.
Mettersi alla prova, almeno una volta...o mettersi alla prova una volta per tutte..
Ultimi tasselli per le basi del mio futuro professionale..priorità..momenti da vivere..sbagli da perdonarsi..imparare a respirare..permettersi di scegliere..accettare le cadute, le imperfezioni..affrontare la paura..amare, farsi amare..ridere di gusto..e "sentire" fino a non avere più fiato col cuore che scoppia dalla gioia..

lunedì 17 giugno 2013

Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi

Compito per l'estate: "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
Imparare a fidarsi di più..del proprio istinto..delle proprie sensazioni..del proprio cuore..se ti ascolti, dentro di te HAI TUTTE LE RISPOSTE CHE TI SERVONO..
Buona estate a tutti..che sia di sorrisi, serenità..e di amore per se stessi...
A presto..

mercoledì 12 giugno 2013

Etichette....

Basta ETICHETTE...fidanzato, fidanzata, marito, moglie, sposati, single, eterosessuali, omosessuali, bisessuali..basta..è solo e semplicemente AMORE..
Le etichette servono agli altri per poter avere "sotto controllo" la situazione..noi "accontentiamoci" di amare...e di andare oltre le etichette, sentendo e vivendo la persona che ci fa sorridere..

martedì 4 giugno 2013

Si sceglie...

Si sceglie..sempre..dalla mattina appena ti svegli..quale brioche vuoi, quale vestito indossare..a chi mandare sms del buongiorno..fino alla sera..cosa mangiare per cena..se andare al cinema, uscire con gli amici o leggere un libro..con chi andare a dormire..
Si sceglie cosa fare nella tua vita, con chi condividere la tua vita...
Si sceglie..prima lo facevo solo con la testa..e poi solo col cuore..ora testa e cuore hanno deciso di prendersi per mano..ho imparato a sentire..e questo comporta tanta gioia e tanta sofferenza insieme..gioia perchè i miei sensi hanno ripreso a sentire..e il cuore a battere..sofferenza perchè quando qualcosa non mi fa star bene, ill mio corpo comincia a dare segnali..uno dopo l'altro..e non riesco più a farlo tacere come prima..
Si sceglie..ricordandosi sempre che si può scegliere solo per se stessi..non per gli altri..e si deve accettare modi di fare e di pensare diversi dai propri...
Si sceglie..e si danno priorità alle varie componenti della vita..prima ad una, poi ad un'altra..a due insieme..bisogna solo fermarsi un secondo e sentire...quando il tuo sorriso è sincero..o perchè è tornato il torcicollo...o se quel senso di inquietudine che aleggia dentro di te può essere eliminato...
Si sceglie..ed io ho scelto di permettermi di essere felice..ed ogni mattina lo faccio..nonostante ci sono giorni in cui tutto rema contro di te..o giorni in cui vorresti fermare il mondo perchè viaggia più veloce di te..insomma nonostante il "nonostante"..
Si sceglie..perchè nessuno più di te stessa può capire quale sia la scelta migliore per te..
Non esiste il giusto o lo sbagliato per te..esiste ciò che senti come un "abito" perfetto per te e ciò che invece ti sta stretto nonostante sia bellissimo..ma solo tu devi indossare quell'abito..tutti i giorni..quindi solo tu puoi capire quale abito indossare e perchè..e allora anche ad una cena di galà, i tuoi jeans saranno perfetti..perfetti per te...

giovedì 16 maggio 2013

Rompiamo gli schemi..


..e cominciamo a vivere secondo le nostre regole..le regole del cuore..di quello che davvero amiamo, vogliamo..quello che ci rende felice, al di là di ciò che pensano e vogliono gli altri...

lunedì 22 aprile 2013

Scelgo me..

Domani sera mi hanno invitata a cena..tra gli invitati c’erano persone che mi avevano fatto soffrire, usata, presa in giro e approfittato della mia debolezza e del mio dolore..
Ho detto alla persona che mi ha invitata che passavo..
E lei mi ha mandato l'immagine che trovate qui sopra...
Ci ho riflettuto..e le ho risposto così..
“Non odio..non condanno..e non mi sono chiusa ad amore,amicizia e futuro..ma ho imparato a proteggermi..che non vuol dire scappare..ma capire che se una situazione,delle persone non mi fanno star bene..non trovo necessario vederle e passare del tempo con loro tutto qui...scelgo me..e il mio benessere..”
E lei…”Questa davvero te l'approvo!Come contraddirti?! Anzi, è quello che dovrei fare anch'io...”

Tutto questo è per dirvi che alla fine si arriva ad un equilibrio..tra lo scappare, cosa che facevo tempo fa..ed andare per dimostrare agli altri che io sto bene e sono indifferente a tutto..ORA SCELGO ME..
Scelgo di “usare” il mio tempo nel modo che ritengo giusto, quindi di stare con le persone che mi fanno star bene..scelgo di proteggermi da persone cattive..e questo non vuol dire che mi chiudo a riccio.. mi apro al mondo, ma mettendo prima di tutto me stessa..e rispettandomi..
Non dico che così facendo andrà sicuramente tutto bene..però quando mettendoti in gioco hai la consapevolezza che quello che stai facendo è per te..per il tuo star bene..allora ti senti pronta a cogliere le nuove opportunità…e laddove finisce, cercare sempre un nuovo inizio..
Buona settimana...

sabato 20 aprile 2013

Se...


Se aspettiamo il momento in cui tutto, assolutamente tutto, sia pronto, 
non incominceremo mai.

domenica 14 aprile 2013

Un premio..un pò personalizzato...



Ammetto di non essere brava in queste cose..e soprattutto dovrei "ridonare" il premio a persone che l'hanno già ricevuto..quindi preferisco farlo a  modo mio :-)
 

Quindi ringrazio Chiara  ...
...e 7 cose di me...

  1. Adoro le unghie colorate..in questo momento sono blu brillante..ma ogni due giorni assumono un colore diverso.
  2. Adoro Audrey Hepburn..in ogni sua forma..ho letto tutti i libri sulla sua vita..ho visto quasi tutti i suoi film..ho 6 stampe per casa sue..ed ho una vera passione per i gioielli Tiffany… 
  3. Da piccola giocavo a calcio..e crescendo ho ripreso a giocare…fino a che le caviglie mi hanno abbandonata..
  4. Amo parlare con le persone..a volte con un sorriso, si comincia a discutere del mondo..posta, supermercato, strada, ristorante..insomma..bla bla bla...:-)
  5. Sono anni che provo ad imparare l’inglese..corsi su corsi ma la mia pronuncia è pessima..però “Bonjour, je suis Annalisa!
  6. Ho due nipoti che amo profondamente..con cui adoro passare del tempo…perchè torno bambina..posso anche rotolarmi nel fango!!!!
  7. Sono sensibile  e razionale, dolce e istintiva, allegra e estroversa, cupa e emotiva, gentile e ironica…insomma…a volte instabile..a volta sicura…però..VERA…